Terminata la stesura degli impianti dinamici e della diteggiatura della Sonata Ars Combinatoria No.5 del compositore cubano Leo Brouwer (1939). La composizione, commissionata da Julian Bream,si articola in
- I – Toccata
- II – Fantasia que contrahaza la harpa
- III – Danza alla rustica – Finale
La prima esecuzione dell’opera è stata curata dallo stesso Bream nel mese di Novembre del 2013 in un concerto alla Wigmore Hall.
È una composizione fortemente idiomatica, ben lontana dal periodo attuale che lo stesso compositore ama definire come New Simplicity (cfr. The Emergence of Leo Brouwer’s Compositional Periods: The Guitar, Experimental Leanings, and New Simplicity di Kim Nguyen Tran – 2007) e che di fatto abbraccia un input proveniente dalla musica popolare, afro-cubana e avant-garde.
Nel leggere la composizione – riferendomi in particolar modo al primo ed al terzo movimento – ho notato che Brouwer fa un abbondante uso di meccanismi compositivi ben rodati che portano ad un robusto risultato sonoro facilmente ritrovabile nelle sue precedenti composizioni; questo procedere non porta affatto ad osservare orizzonti conosciuti ma, con l’ausilio di una profonda conoscenza dello strumento, l’autore ricrea atmosfere di ascolto nuove ed originali ed allo stesso tempo vicine a quelle che hanno fortemente caratterizzato la sua musica ed il suo stile in passato. Fin dalle primissime battute del primo movimento (Toccata) lo strumentista deve attingere a piene mani dalla ricca tavolozza timbrica e dinamica dello strumento che il compositore ha esposto nella prima serie dei suoi celebri Estudios (che ad oggi continuo a reputare un’opera fondamentale del suo catalogo) o in composizioni cardine per la comprensione del suo linguaggio come El Decameron Negro o Canticum.
Sonata Ars Combinatoria No.5 è pubblicata da EEE Ediciones Espiral Eterna ed è acquistabile da questo eShop.
Da questo link il chitarrista moscovita Andrey Lebedev ne esegue alcuni passaggi.