Al mio rientro dalla serie di concerti negli Stati Uniti, ho iniziato a chiudere diversi lavori che erano rimasti in stand-by per la preparazione dei programmi che ho eseguito dal vivo. Tra le altre cose, la pubblicazione della composizione di Kevin Swierkosz-Lenart intitolata Innedda Innedda che tradotta dal sardo significa “molto lontano”, letteralmente sarebbe “lontano lontano”.
La composizione è presentata dall’autore:
Tra i molteplici tasselli che costituiscono il singolare mosaico di Sardinia_Moving_Arts c’è il monologo, scritto e interpretato da Stefania Masala, intitolato Viaggio in Sardegna. Come accompagnamento alla voce recitante, Cristiano Porqueddu ha composto dei brevi acquerelli musicali per chitarra sola, dal carattere squisitamente evocativo. Tra queste pregevoli miniature, una in particolare ha attratto immediatamente la mia attenzione: si tratta del brano Terra e Memoria, cui l’autore associa nelle prime battute l’indicazione agogica “mezzoforte, come un campanile lontano, con severità liturgica”.
Lo schizzo tratteggiato in queste poche parole si è profilato nel mio immaginario con sorprendente chiarezza, facendo scaturire l’esigenza di prolungare il discorso musicale, dovutamente confinato in origine al perimetro funzionale cui era destinato. Le sei variazioni che ho composto avevano come scopo quello di esplorare il tema della lontananza, così affine al timbro della chitarra. L’ambito definito dal tema di Porqueddu è risultato straordinariamente congeniale all’impostazione di una composizione coerente e, nella varietà delle formule adottate, monotematica sul piano poetico. Il titolo ha richiesto un meticoloso lavoro di indagine della lingua sarda, per il quale Porqueddu ed io non abbiamo esitato a chiedere il parere di profondi conoscitori in materia. Finalmente, mi è sembrato opportuno ritenere l’aggettivo innedda, che connota una lontananza immaginifica e impalpabile, non forzatamente costretta all’ambito dello spazio. Il raddoppio del termine ha valenza rafforzativa. La lontananza è il punto di incontro ideale fra chitarra e Sardegna: due testimoni materiali di un “altro” eternamente inafferrabile, di quell’arcaicità che è inestricabilmente magica, un mistero nel quale si è compresi senza comprenderlo.
La composizione è già parte integrante del cofanetto Portrait of Sardinia distribuito in oltre quaranta paesi da Brilliant Classics. La registrazione integrale è disponibile qui grazie a YouTube Music:
Lo spartito è acquistabile in formato cartaceo e/o digitale dal sito internet dell’editore.