Una nuova prestigiosa dedica.
Dopo aver ricevuto la versione finale della splendida suite “Ricercare di Sardegna” dal compositore contemporaneo Dušan Bogdanović, – opera commissionata dal sottoscritto per la manifestazione internazionale Sardinia_Moving_Arts organizzata da Musicare e finanziata dalla Comunità Europea e dalla Regione Autonoma della Sardegna – l’autore mi onora di un omaggio di altissima fattura, la composizione per chitarra sola “Tumbas de sos gigantes”, una pagina profonda e descrittiva che sarà inclusa nel progetto discografico PORTRAIT OF SARDINIA di cui ho parlato qui.
Le Tombe dei Giganti sono chiamate così per le loro dimensioni ciclopiche, sono un altro elemento caratteristico del megalitismo sardo. Come per i nuraghi e per i pozzi sacri, anche le Tombe dei Giganti sono state studiate in relazione al loro orientamento astronomico. Le Tombe di Li Mezzani di Palau (OT) e di Coddu Vecchiu (OT) sono solo un esempio di come il popolo nuragico avesse un’elevata conoscenza dei cicli celesti. In queste due Tombe dei Giganti, infatti, nei giorni degli equinozi, la luce dell’alba entra perfettamente nel corridoio tombale, attraversando la piccola apertura della stele che domina l’esedra.