David Del Puerto, compositore madrileno classe 1964 e Premio Nacional de Música nel 2005, vanta un catalogo di tutto rispetto con oltre 160 lavori per strumenti solisti, orchestre da camera e sinfoniche, ensemble, due opere, un balletto e un ricco catalogo per chitarra. Il catalogo dettagliato può essere reperito qui. Sto studiando la sua musica dal 2015, anno in cui ho scoperto l’esistenza del compositore e la sua ricca produzione. Ad oggi la mia conoscenza di ciò che ha scritto per chitarra è limitata a tre sonate (delle cinque fino ad oggi composte), ai preludi (la serie Siete Preludios) e alla prima Rapsodia.
La scrittura di Del Puerto è lineare e sempre nitida: consente un facile approccio fin dalle primissime letture ed essendo l’autore un chitarrista-compositore sa come sfruttare le sonorità dello strumento. Le sue pagine sono infatti facilmente identificabili grazie ad una forte idiomaticità e originalità nella scrittura.
Qui un’ottima esecuzione della Sonata No.2 a cura di Deion Cho, nel 2015, prima esecuzione assoluta.
La quinta sonata si articola in quattro movimenti
- I. Allegro con Brio
- II. Adagio non troppo
- III. Presto fugace
- IV. Finale
Ho lavorato su questa composizione nel corso della scorsa estate e le impressioni che ho avuto sono molto positive. Recentemente, per ragioni di natura didattica, ho ripreso in mano questa Sonata per portare alla memoria tutto ciò che avevo appreso nella prima lettura. Ebbene, ho avuto conferma del mio iniziale gradimento: la scrittura asciutta e chiara è un’ottimo elemento per sviluppare idee interpretative, costruire funambolici impianti dinamici e non risparmiarsi nell’uso dei colori. Del Puerto richiede solide capacità tecnico-meccaniche, senza dubbio, ma il risultato finale è ottimo.
Qui una conferenza di Del Puerto dal titolo “Las artes plásticas como inspiración”. Chiarisce alcuni interessanti punti di vista dell’estetica dell’autore.