Il cofanetto Angelo Gilardino Complete Music for Solo Guitar 1965-2013 racchiude in 14 volumi (CD) tutta la musica scritta per chitarra dal compositore piemontese contemporaneo Angelo Gilardino tra il 1965 e il 2013, ovvero, dalla prima composizione Canzone Notturna (del 1965) ai Due Ritratti Italiani (ultima opera del 2013). L’idea di un progetto discografico di queste proporzioni mi venne in mente pochi mesi dopo aver terminato la prima registrazione assoluta dei Sessanta Studi di Virtuosità e di Trascendenza dello stesso compositore, un cofanetto che in meno di un anno migliaia copie.
La sua realizzazione è costata in tutto una quindicina d’anni di studio del repertorio – la musica per chitarra di Gilardino necessita molto di più di mera agilità tecnica – e quasi tre di registrazione. L’intero cofanetto conta circa dodici ore di musica originale per chitarra in 189 tracce.
Ad oggi risulta essere il prodotto discografico più ampio e completo dedicato alla musica dell’importante autore italiano, ex docente del Conservatorio di Alessandria, ex direttore Artistico della Fondazione Segovia di Linares e premiato con la Hall of Fame alla Convention della Guitar Foundation of America.
Può apparire strano ma il percorso calcato per realizzare un progetto simile non è stato affatto faticoso: con le pagine di Gilardino, specie quelle per chitarra sola, ho sempre avuto un feeling particolare, fin dal primo ascolto della sua musica nel 1997 in un Corso di Perfezionamento in quel di Trivero. Lo ricordo benissimo, il collega Peter Larsson eseguiva lo Studio XII Omaggio a Sergeij Prokof’ev (infuocata pagina nel mio repertorio da anni) in una cappella sconsacrata davanti al compositore e ad una mezza dozzina di allievi uditori: fu una folgorazione per un musicista poco più che ventenne alla ricerca di un repertorio che sfruttasse adeguatamente lunghi anni di studio su una importante quantità di metodi di tecnica di varii periodi storici.
La stragrande maggioranza di scelte interpretative e la costruzione di impianti dinamici ed agogici di queste registrazioni è stata portata a termine lontano dalla chitarra, spesso seduto su qualche scogliera dell’isola in riva al mare. Questo, con il senno di poi, mi ha consentito di dar forma con strutture coerenti e non vincolate da una ventina di tasti su sei corde ed i pareri e le recensioni critiche ricevute nei tre anni successivi (il prodotto è distribuito dalla casa discografica Brilliant Classics dall’estate del 2015) spesso rilevano proprio questo elemento esecutivo trascendentale, fuori dallo strumento. Per me un risultato importante.
Molta di questa musica è oggi nel mio repertorio e, come facilmente ipotizzabile, ho le mie preferenze: la Sonata del Guadalquivir, la Sonata I Omaggio a Fontanesi, una ventina di Studi, Ikonostas, il Colloquio con Andrés Segovia, i Due Ritratti italiani e un’altra dozzina di altre opere che inserisco ciclicamente nei programmi dei concerti dal vivo.
Una imponente parte del repertorio per chitarra da cui attingo a piene mani quando ho bisogno di costruire programmi da concerto innovativi legati a letteratura, pittura o poesia ma soprattutto un percorso di studio che mi ha portato, oggi, ad essere in grado di leggere una pagina di musica per chitarra e vederla quasi immediatamente realizzata; pochi sono gli interventi da fare successivamente (alcune correzioni le faccio ancora oggi su brani lavorati dieci anni fa) ma nella maggior parte dei casi, i pilastri principali dell’interpretazione sono chiari fin da principio.
Il cofanetto è dedicato al compositore, maestro e amico che ha con pazienza, negli anni, risposto a una quantità innumerevole di domande, dubbi e ogni genere di questione derivante dalla sua opera.
Maggiori Informazioni sono disponibili sul Forum Italiano di Chitarra Classica.
Il cofanetto è in vendita nei migliori negozi di dischi e nei più importanti eshop online.
Qui alcune anteprime: