Nel mese di Settembre dello scorso anno ho iniziato a leggere la musica per chitarra sola del compositore russo Juri Obiedov (1904 – 1979) pervenutami da uno dei contatti con cui ho dialogato in questi anni per il progetto di registrazione “Russian Guitar Music of the XX and XXI century”. Pensavo di inserire alcune pagine del compositore nella tracklist ma poche settimane dopo avere iniziato la lettura, ho dovuto abbandonare l’idea a causa di una anticipazione stabilita con l’etichetta discografica sulla consegna del lavoro.
In agenda, comunque, era prevista la ripresa dello studio di queste pagine proprio nel mese di Gennaio del 2017 e concluse le registrazioni del lavoro di cui sopra, oggi posso riprendere da dove avevo lasciato. Sono tornato sulla musica già letta (Partita per Chitarra (I. Chaconne; II. Rigodon; III. Aria; IV. Bourree), Improvisation, Canzona, A Musical Moment Intermezzo, Blues, Madrigal) e ho messo sul leggio oggi per la prima volta il suo Capriccio, pubblicato nel 1978 da Sovietski Kompozitor (Guitarist’s Repertoire, Vol.16 Edited by V. Masksimenko). Più vado avanti in questo percorso più mi rendo conto che Obiedov è un compositore fuori dal suo tempo: l’esplorazione dello strumento (la sua musica è fortemente idiomatica) non è articolata come quella di Denisov o Asaf’ev eppure l’uso che fa delle peculiarità dello strumento rendono chiara l’idea di fondo e la direzione della musica.