Juan Calderon (1979) è un giovane compositore nato a Guayaqui (Ecuador) ed emigrato in Florida all’età di 21 anni per motivazioni politiche. Il suo percorso di studio e di esperienza musicale è estremamente variegato. La sua musica è eseguita in Sud America, negli Stati Uniti e in Asia. Dopo il Bachelor of Music al Miami Dade College ha recentemente ha ottenuto il Master of Music Degree alla Manhattan School of Music di New York sotto la guida di Susan Botti e Joel Chadabe per la gli studi sulla musica elettronica.
Recentemente mi ha inviato la sua Sonata per chitarra sola scritta nel 2015, intitolata Schwarzfahren* (termine utilizzato per indicare un viaggio in un mezzo pubblico senza pagare il biglietto o la guida di un veicolo senza patente) e divisa in tre movimenti:
- I – Llorente’s Flower Vase
- II – St. Nick’s Notturno
- III – Balsa de Hamilton
Ho terminato la lettura e la stesura della mia diteggiatura (con alcuni interventi sulla dinamica e su alcune indicazioni) proprio poche ore fa.
Alla conoscenza idiomatica dello strumento, Calderon affianca una originale ricerca timbrica senza necessariamente trasformare lo strumento in qualcosa che non è, ossia, senza usare effetti sonori che, ahimé, sembrano essere divenuti obbligatori nello scrivere musica per chitarra tra i giovani compositori. Anche se certi elementi sarebbero dovuti essere sottoposti ad uno sviluppo più attento (specie nel primo movimento, quello – a mio modo di vedere – più interessante) trovo che la composizione abbia una direzione ben definita marcata a fuoco da una non comune fantasia e meriti attenzione.
Ho ricevuto dal compositore l’incarico della prima esecuzione che verrà effettuata prossimamente a New York (USA), città nella quale il compositore risiede da alcuni anni.
*Il termine, che fa uso “schwärzen” (letteralmente annerire, colorare di nero) si riferisce alle attività illegali generalmente svolte di notte o legate alla pratica dei contrabbandieri di dipingersi il volto di nero.