L’amico e collega Christian Saggese, dedicatario della Sonata II “Sonata di Picerno” che ho scritto per chitarra sola e che ha ricevuto il Primo Premio al Concorso internazionale di Composizione “Città di Picerno” Ed. 2015, mi invia oggi la diteggiatura completa dei tre movimenti.
Non amo sbracciarmi o fare ringraziamenti pubblici (li trovo pacchiani e di pessimo gusto) per i lavori che ricevo o che porto a termine, ma devo in questo specifico frangente rilevare il modo di procedere di Saggese che nello stilare una diteggiatura per un brano pensato per le sei corde ma non sulle sei corde, agisce esattamente come il sottoscritto: piega la tecnica ad esigenze di fraseggio e necessità espressive, a costo di essere messo in condizioni di perlustrare nuovi meccanismi, persino inediti. Di fatto, quella che ho ricevuto è una (mi si passi l’audace accostamento) diteggiatura-interpretativa che consente, a chi ne fa uso, di trovare quasi immediatamente una possibile via nella decodifica del brano.
Sono sorpreso perché se non è quella che avrei scritto io è un modo di operare che conosco benissimo: tecnica al servizio della musica.
A qualunque costo. Niente storie.
A breve, anche su questo blog, novità sulla imminente pubblicazione.