[SESTA PUNTATA]
Il capitolo sesto di questo vademecum, è stato scritto nel giugno del 2015, a distanza di quasi due anni dalla stesura dei primi cinque. Lo scritto si è reso necessario per l’introduzione del nuovo sistema di deposito onLine. SGAE ha fatto un lavoro eccellente sotto tutti i punti di vista. Il nuovo sistema di deposito delle opere è compatibile con i tablet e mostra sensibili miglioramenti nella procedura.
Dalla nuova sezione denominata Socios EnLinea è possibile:
- Depositare nuove opere
- Consultare le opere depositate
- Accedere ai dati economici e fiscali in modo dettagliato e ordinato
- Consultare o scaricare le liquidazioni.
Non perdiamoci in chiacchiere e iniziamo.
Iniziamo col mettere nei vostri preferiti questo link > https://enlinea.sgae.es/SOCIOS/ Si tratta della nuova piattaforma online che ci consente di registrarci e di depositare nuove opere presso SGAE direttamente da internet.
La prima cosa da fare è creare un nuovo account.
Importante: se non avete ancora ricevuto la lettera (in forma cartacea) che conferma la vostra iscrizione alla SGAE e che comunica il vostro Codice Socio non potete proseguire. Considerate che il tempo necessario per ricevere la conferma dell’iscrizione non è quasi mai inferiore alle 8-10 settimane. Può aumentare a seconda del numero di richieste del periodo.
Accediamo a https://enlinea.sgae.es/SOCIOS/ e ci troveremo di fronte a questa pagina.
Fate clic sulla voce “Nuevo Usuario” (Nuovo Utente) e verremo collegati ad una pagina dove ci vengono chiesti due dati chiave per proseguire:
Nel campo Código de socio (Codice Socio) inserite il vostro Codice Socio specificato nella lettera (cartacea) che avete ricevuto. Ecco una copia di quella che ricevetti nel 2011:
La mia richiesta di iscrizione alla SGAE venne compilata ed inviata il 24 Marzo del 2011. Come vedete la data di risposta è 18 di Maggio. Lo comunico per evitare di inviare solleciti inutili.
Nel campo eMail, digitate il vostro indirizzo email quindi spuntate la voce “He leído y acepto la Política de privacidad y condiciones de uso del servicio”. Con questa azione dichiarate di accettare la politica legata alla privacy dell’applicazione online. Se volete leggerla fate clic sul link proposto.
A questo punto premete il pulsante verde sulla destra “Aceptar” (Accetto) e verrete redirezionati ad una pagina nella quale dovrebbero venir chiesti i seguenti dati:
- Indirizzo email
- Nome
- Cognome
- Tipo di documento di identità (io per lavoro ho il Passaporto quindi, dalla casella a discesa, ho selezionato Pasaporte. Se non avete il passaporto potete usare la vostra Carta di Identità emessa dal vostro comune. In questo caso dovete selezionare la voce Estranjero P.Fis (Straniero, Persona fisica) dall’elenco proposto.
- Numero del documento di identità (Il numero della vostra carta di identità)
- Data di nascita
Dico dovrebbero perché quando SGAE ha aggiornato la piattaforma di registrazione ero già iscritto al servizio e non potendo effettuare nuovamente la procedura di iscrizione alla sezione online non posso vedere altre videate della procedura. Ma non c’è da preoccuparsi. I dati dovrebbero essere quelli sopra elencati.
Prima di andare avanti verificate con attenzione i dati digitati e premete il pulsante “Aceptar“. Il sistema registrerà la vostra richiesta e nell’arco di alcuni giorni vi verrà inviata via email la password che, associata alla vostra email, vi consentirà di accedere alla sezione Socios enlínea. Attendete almeno una settimana e se non ricevete notizie contattate la SGAE da questo indirizzo email: sociosenred@sgae.es
Appena riceverete i dati di accesso consiglio caldamente di conservarli in un luogo sicuro.
La registrazione di un’opera
Se avete già ricevuto la password potete continuare a leggere questa Puntata. Farò uso dei miei dati di login per accedere e registrare una nuova opera.
Facciamo nuovamente clic sul link che ci da accesso all’applicazione online > https://enlinea.sgae.es/SOCIOS/
Verremo accolti da questa schermata:
Inserite la vostra email nel campo Usuario (Utente) e la password nel campo Contraseña (Parola di accesso). Inseriti i dati, dovete spuntare la casella sottostante “He leído y acepto la Política de privacidad y condiciones de uso del servicio” con la quale dichiarate di aver preso visione delle condizioni d’uso del servizio e fate clic sul pulsante verde “Iniciar Sesión”
Verrete accolti da una dashboard nella quale sono descritti sommariamente i vostri dati contabili e una serie di menù che consentono l’accesso a varie aree e funzionalità.
La sequenza di operazioni che segue descrive il deposito di una composizione di musica classica. Per questo motivo dal menù Registra tu Obras viene selezionata la voce Obra sinfónica
Naturalmente, chi desiderasse registrare altro genere di musica può fare riferimento ai generi musicali inclusi nella prima voce Obra musical o, a seconda della composizione, alle altre opzioni sottostanti.
Fatto clic sulla voce Obra sinfónica verrete indirizzati alla prima pagina che consente il deposito della vostra nuova opera alla SGAE. Prima di iniziare, in un messaggio evidenziato in celeste, SGAE fa notare che nel caso vi siano opere scritte da più compositori/autori è necessario scaricare, compilare e firmare un modello apposito in formato PDF.
Se non avete scritto da soli la composizione, fatelo subito e passate allo scanner il documento debitamente compilato e firmato da tutti i compositori/autori.
I campi che vanno compilati in questa prima pagina, sono intuitivi:
- Título (titolo dell’opera)
- Género (forma o tipo di composizione)
Ci sarebbero alcuni appunti da fare sulle modalità con cui sono elencate le voci di questo parametro: le formazioni sono mischiate alle forme ma da quello che so il parametro è puramente indicativo e non vincola in nessun modo il deposito dell’opera - Duración (Durata complessiva della composizione)
- Observaciones (Osservazioni di varia natura)
I primi tre campi sono obbligatori. Il quarto, Observaciones, è facoltativo. Una volta compilati i campi obbligatori, possiamo procedere nella compilazione delle altre tre pagine.
Fate clic sul tab Otros titulos
Possiamo specificare in questa sezione, eventuali altri titoli dell’opera. E’ utile nel caso in cui un titolo presenti accenti o simboli speciali sulle lettere: potete ad esempio scrivere il titolo usando solo le lettere dell’alfabeto senza accenti di alcun generr. So per certo che la SIAE, in fase di liquidazione, non paga i diritti agli autori delle opere elencate nel borderò se manca anche un solo articolo nel titolo o se il titolo presenta un errore in una sillaba.
Ecco, anche se non penso che la cosa accada anche con la SGAE, potete specificare in questa sezione dei titoli alternativi privandoli di articoli o, in caso di serie di lavori come Studi o Preludi, scrivendo solo il numero del preludio o solo il titolo.
Una volta decisi i titoli alternativi (non sono obbligatori, naturalmente) fate clic sul tab Derechohabientes
Verremo collegati ad una importante sezione nella quale andranno inseriti i dati del compositore o dei compositori.
Prima di passare alla compilazione di questi campi, concentriamoci sul box informativo che compare nel tab. La prima riga dice
Si conoces el intérprete de la obra, por favor, detállalo (Sólo en el caso de que el nombre sea distinto al autor o compositor que figura)
letteralmente
Se conosci l’interprete dell’opera, per favore, specificalo (solo nel caso in cui non si tratti del compositore)
Ho fatto delle ricerche su questo parametro e non ho trovato motivazioni in qualche modo legate al deposito. La mia ricerca non è ancora completata ma credo di aver capito che si tratta solo di un parametro di natura statistica.
La seconda riga invece descrive un elemento importante, ossia, le modalità con cui SGAE riconosce la percentuale ad arrangiatori e/o adattatori di musica già depositata.
Según el Reglamento SGAE, los porcentajes máximos que pueden otorgar al conjunto de arregladores y/o adaptadores es como máximo el 16,66% del conjunto de derechos de autor de la obra protegida.
Ovvero
Secondo il regolamento SGAE la percentuale massima che gli arrangiatori possono ottenere da un arrangiamento di musica già depositata è il 16,66%
Nel caso si stia depositando quindi una trascrizione (per esempio) occorrerà compilare questa sezione specificando il Compositore e l’Arrangiatore. Maggiori informazioni sulle modalità do compilazione delle percentuali sono descritte dettagliatamente nella Quarta Puntata di questo Vademecum
Procediamo depositando un’opera di cui si è al 100% detentori dei diritti di autore.
Dalla colonna “Profesión” selezionate Compositor (Compositore) mentre dalla colonna Nombre Completo (Nominativo completo) selezionate il vostro nome.
Per un motivo a me sconosciuto (credo si tratti di un piccolo bug della applicazione) il Codice Socio non viene mostrato.
Sulla destra, la colonna % Derechos (Percentuale dei diritti) specificate 100.
(Nota bene: l’immagine sottostante riporta 100% ma occorre specificare solo il numero senza il simbolo di percentuale)
Nel caso di altri autori, fate clic sull’icona Añadir derechohabiente (Aggiungi titolare dei diritti di autore) e compilate la nuova riga.
Tenete conto che, ovviamente, in caso di più autori il totale della colonna % Derechos non dovrà mai superare il 100% e che gli autori devono tutti essere iscritti alla SGAE.
Terminata la compilazione, fate clic sul tab Ficheros adjuntos che ci porta all’ultima parte della procedura di deposito online dell’opera.
I documenti che vengono spuntati di default sono legati alle vostre precedenti dichiarazioni. Se siete gli unici autori dell’opera, vedrete, come me, spuntata solo la richiesta della partitura.
Andiamo con ordine, leggendo per prima cosa le due righe del box informativo di questo tab.
La prima dice
Debe incluir al menos la partitura o el fichero de audio y, en caso de coautorías, el Impreso SGAE de declaración de obra escaneado, cumplimentado y firmado por todos los autores.
Ossia
Devi includere almeno la partitura o il file audio dell’opera e, in caso di opere scritte da più compositori il Modello SGAE di Dichiarazione dell’Opera scansionato, compilato e firmato da tutti gli autori
Il Modello SGAE a cui si riferisce la prima riga del box è quello di cui abbiamo parlato più sopra.
La seconda riga riguarda invece dettagli tecnici di invio. Ci viene comunicato che la dimensione massima del materia da inviare è di 20MB e che nel caso stessimo inviando un file video di opere coreografiche, è sufficiente una sinossi della coreografia.
Nel caso del deposito di una singola opera, quindi, è sufficiente inviare la partitura o il file audio. Io consiglio caldamente, naturalmente, l’invio della partitura. In basso a destra trovate il pulsante Scegli File che vi consente di caricare il file PDF della partitura dell’opera che volete depositare.
Fateci clic, selezionate il PDF dal vostro hard disk.
A questo punto, le operazioni sono concluse; fate clic sul pulsante verde Aceptar in fondo alla paginae vi verrà mostrato un box informativo nel quale sono riassunte le Cláusulas de aceptación por el uso del servicio (Clausole di accettazione del servizio). Per poter depositare l’opera è obbligatorio accettare queste clausole nelle quali dichiarate la vostra responsabilità nella dichiarazione di paternità dell’opera, il vostro obbligo a segnalare ogni modifica di titolarità dei diritti di autore e l’esonero di SGAE da ogni comunicazione mendace.
Fate clic sul pulsante a destra per procedere
Vi verrà mostrato per pochi secondo un messaggio che comunica il salvataggio dei dati
Quindi, se avete fatto tutto correttamente, il messaggio finale che comunica che o dati sono stati salvati correttamente.
Se volete depositare una nuova opera fate clic su Nueva Obra altrimenti su Volver.
Per verificare lo stato di deposito delle vostre opere, la procedura è semplice. Tornate alla Home Page di Socios Enlinea e fate clic sul menù Registra tu Obras > Estado de tus registros
Vi verrà mostrato il riepilogo delle opere depositate. Nel caso di un’opera appena depositata, lo stato sarà En trámite che indica uno stato ancora da verificare e confermare. Nel caso di opere già depositate e accettate, lo stato sarà Aceptada.
In un lasso di tempo che va dai 15 ai 30 giorni riceverete via email un documento PDF che certifica il deposito dell’opera.
Attenzione. Molto importante.
Dal 1° Gennaio 2016 SGAE chiede agli iscritti che provengono dall’estero una Certificazione di Residenza Fiscale per evitare la doppia tassazione dei diritti di autore. Ho scritto un post specifico qui. Senza questo documento SGAE non può liquidare i vostri diritti di autore.
Per ogni ulteriore chiarimento o se avete suggerimenti per migliorare questo Vademecum, inviate un messaggio in risposta ad una delle puntate. Per favore, non inviate messaggi privati o usando il sistema di Contatto del sito web per chiedere informazioni o istruzioni in merito alla registrazione SGAE.
Ciao Cristiano, dopo quanto tempo arriva l’ok che i brani (quelli spediti online, dopo aver già fatto il primo deposito cartaceo) sono depositati?
Ciao Maria.
Guarda, è una delle prime domande che posi dopo la registrazione al supporto soci. Ecco la loro risposta:
“El promedio de tiempo de revisión efectiva de cada registro on-line de obras vía SSI se encuentra en torno a dos semanas aproximadamente, aunque este plazo es orientativo y en ocasiones se puede acortar o incrementar en unos días en función del volumen global de entradas de registros on-line recibidas.”
Significa che il tempo di registrazione di una nuova opera registrata con il supporto SSI (quello online) è di approssimativamente 2 settimane ma che si tratta di un limite orientativo che può oscillare a seconda del volume di opere da registrare.
Per la Sonata I “Des couleurs sur la toile”, lo ricordo bene, attesi oltre 45 giorni.
Per il primo brano depositato “Diptico de la oscuridad”, attesi 17 giorni.
Ciao cristiano
Anch’io mi unisco al coro e spero di poter essere anch’io di aiuto.
Sono iscritto siae da piu’ di 20 anni e oltre ad essere musicista sono anche gestore di locale: che la SIAE sia una masnada di delinquenti ve lo posso confermare e sottoscrivere. Nel prosieguo vi racconterò un po’ di cose se vi interessa. Comunque ci stiamo organizzando perchè questo schifo deve finire!
Vi terrò informati.
Nel frattempo ti volevo chiedere una cosa non prima di dirti che sono andato alla sede SGAE di Barcellona un paio di mesi fa perché volevo aprire delle edizioni discografiche con loro e quindi mi sono informato; ma mi era parso di capire che sia per l’editore che per l’autore era necessario presentarsi di persona per iscriversi. Ma forse ho capito male e serve solo per gli editori…
Da quello che scrivi e se la tua iscrizione è andata a buon fine credo di aver capito male. Confermi?
Poi un’altra cosa che non ho capito e che se io sono iscritto alla SIAE non posso iscrivermi anche alla SGAE vero? Oppure posso anche lasciare dei brani depositati alla SIAE e iscrivere quelli nuovi alla SGAE?
Ti terrò informato su tutto e ne ho anche tante da raccontare sulla SIAE.
Ti ho scoperto tardi ma ti ringrazio a nome di tutti i piccoli autori-compositori ma soprattutto a nome della cultura e della creatività (la SIAE e i suoi scagnozzi stanno uccidendo la cultura e l’arte in Italia) per quello che hai fatto e fai.
Ciao e grazie!
Ciao Francesco,
mi sono reso conto del modus operandi della SIAE da quando, per la prima volta, essendo dal 1998 il direttore artistico di un ente no-profit che organizza concerti e appuntamenti legai alla musica classica, ho tentato di organizzare una manifestazione artistica: lo scopo della società non è quello di far pagare i diritti di autore (a mio parere cosa fuori discussione e assolutamente sacrosanta) ma quello di arricchire i soliti noti, cantautoruncoli eletti a “vettori” della musica in un’Italia che, della musica, sa ben poco.
Fatto questo cappello introduttivo cerco di rispondere meglio che posso alle tue domande.
Ti confermo che per poter divenire membro della SGAE non è necessario presentarti di persona presso una filiale: sarebbe una cosa da Italia. No, niente di simile. Ti confermo che la mia iscrizione (e le moltissime di altri utenti che in questi mesi mi hanno contattato) è andata a buon fine. Sono un socio della SGAE, le mie composizioni sono depositate e protette in tutto il mondo e ho pagato 15,00 EUR una tantum. Non devo pagare altro e non dovrò pagare altro.
Ho fatto tutto con una raccomandata internazionale e deposito le mie opere con un sistema online all’avanguardia che necessita di un PDF e dei miei dati.
Tutto qui.
Sembra fantascienza, lo so, lo sembra anche a me mentre scrivo ma è così. Qui, essere creativi, è un malanno.
La doppia iscrizione non è vietata e non vedo come possa esserlo. In effetti il deposito di opere è libero (puoi farlo o meno) e anche se sei un socio SIAE puoi divenire anche socio SGAE per depositare le tue nuove composizioni. Ma scusa, perché non porti tutto alla SGAE? Fai una disdetta e registri tutto in Spagna. Pensaci bene, potrebbe essere qualche giorno di pratiche ma poi sei libero da catene e pizzi annuali che, ad oggi, nessuno è stato in grado di spiegarmi.
Un saluto.
ciao Cristiano ti spiego la questione……..
devo ancora capire come funziona la storia degli ever green…sai cosa sono???
io ho uno di questi che essendo editato dal 1985 fra un anno diventa o dovrebbe diventare brano SEMPRE VERDE(ever green)……e non vorrei che con la disdetta questo non mi venga riconosciuto…..infatti è ormai 4 anni che provano in maniera sistematica di inviarmi bollettini con piccole cifre di 20.00 30.00 euro da pagare….dicendomi che nell’anno non sono riuscito a coprire la quota associativa…..perchè in questo modo perdere il brano non diventerebbe ever green…..e sarebbe escluso dal calderone dei borderò sbagliati……..solite storie insomma …quindi ogni hanno sono costretto a telefonare …o andare alla siae di persona per fargli vedere che ci dev’essere qualche errore …..e cosi sistemano la cosa …ma ogni anno ci riprovano…(3 giorni fà mi hanno rimandato un bollettino)…..con la speranza che uno sia distratto e lo paghi cosi hanno la prova che non hai raggiunto la quota e quindi sei fuori…….(uno schifo insomma)
alla siae locale non ti sanno dire nulla…..e nemmeno a Roma riesci mai a capirci una mazza…….a prendere sono bravissimi…..a dare o a rispettare i tuoi diritti assolutamente no…anzi.
Comunque devo capire se anche lascio la siae il discorso brani sempre verdi …resta valido oppure decade….un casino saperlo.
A fine mese vado a barcellona per aprire le edizioni e voglio chiedere alla SGAE prima e allo stesso tempo andrò alla Siae a Roma(anche se so già che sarà un viaggio a vuoto)….ma porterò con me il mio amico avvocato e musico…per capirci qualcosa……….
ma ti terrò informato sugli sviluppi
Ever Green? Conosco il significato nella musica leggera ma non ho la più pallida idea di che cosa sia per la SIAE.
L’invio sistematico di bollettini con piccole cifre è una pratica che ho sentito denunciare da moltissimi compositori iscritti. Sparano nel mucchio: qualcuno ci casca.
Fammi (e facci) sapere se riesci ad avere l’okay da SGAE per le edizioni e – buona fortuna! – se riesci a trovare qualcuno in SIAE che ti dia informazioni in merito.
Sarebbero informazioni molto utili.
Ciao Cristiano, vorrei farti una domanda sulle liquidazioni che effettua la sgae. Se un mio brano viene utilizzato qui in Italia, è la siae l’organismo preposto alla raccolta dei proventi e al loro successivo inoltro all’autore stesso appunto. E qui già vorrei chiederti: dopo quanto tempo dalla consegna del bordereau la siae comunica alla sgae che un’opera del suo repertorio (suo, della sgae) è stata utilizzata in Italia? In questo caso come agisce la SGAE? Io sul mio profilo sgae quand’è che vedrò i diritti maturati? (ti sarai accorto che il profilo è cambiato, sulla home abbiamo tutti i dati economici di nostro interesse).
Grazie!
Ciao Eugenio. La SIAE raccoglie i dati dell’esecuzione del brano protetto (e depositato in una qualsiasi società di protezione dei diritti di autore) ed è poi tenuta a comunicare l’avvenuta esecuzione.
I tempi dipendono tutti dalla segnalazione della SIAE. Io, nel dubbio, quando un mio brano viene eseguito, effettuo una comunicazione formale alla SGAE usando questa pagina:
http://www.sgae.es/socios/musica/gestiona-tus-derechos/notifica-tus-conciertos/
Scusami Cristiano, ma ho appena ricevuto una mail dalla SGAE in risposta ad una mia richiesta di chiarimenti sulla faccenda. Ecco il testo: “SIAE doesn´t declare your concerts. You should notify your performances to SGAE, and SGAE, through our International Department, will try to collect your rights to SIAE”…Ma la SIAE non è obbligata a comunicare alla SGAE l’avvenuta esecuzione di un brano tutelato all’estero secondo quanto risulta dai bordereaux? E poi, il fatto di notificare noi stessi che un nostro brano è stato utilizzato, è obbligatorio o facoltativo?
Sì, SIAE deve comunicare l’esecuzione di opere alle relative società che proteggono le stesse.
In ogni caso come ho suggerito già in passato, io comunico l’esecuzione dei miei lavori compilando un apposito form:
http://www.sgae.es/socios/musica/gestiona-tus-derechos/notifica-tus-conciertos/
Ciao Cristiano,
prima di tutto complimenti per la spiegazione di tutto l’iter per iscriversi alla Sgae.
Solo volevo chiederti una cosa: se mi iscrivo alla Sgae e poi i concerti dei miei brani vengono fatti qui in Italia, materialmente chi organizza il concerto cosa deve fare in merito alla Siae? Cioè va alla Siae, dichiara il programma con il mio brano da eseguire in Italia e quanto paga per l’esecuzione in Italia? Perchè da quello che ho capito la Siae si trattiene una cifra e lo stesso la Sgae…è corretto?
Altra domanda che mi viene in mente ora: bisogna iscrivere per forza tutti i brani che vengono scritti ed eseguiti, alla Sgae?
Grazie e ciao!
La SIAE dovrebbe comunicare alla SGAE l’avvenuta esecuzione del tuo brano in un concerto. In ogni caso – io della SIAE non mi fido – è a disposizione il modulo di segnalazione dei concerti da inviare alla SGAE. Lo trovi qui: http://www.sgae.es/socios/musica/gestiona-tus-derechos/notifica-tus-conciertos/
Ciao Cristiano,
complimenti per queste tue pagine.
Ho seguito tutti i passaggi per diventare socio e per registrare il primo brano.
Ho inviato tutto il materiale richiesto lo scorso 9 ottobre (la SGAE lo ha ricevuto il 17), ma ad oggi non sono stato ancora contattato da nessuno.
C’è da preoccuparsi?
Grazie e complimenti ancora!
No, non c’è da preoccuparsi. Occorrono alcune settimane per finalizzare la pratica di associazione.
Allora, attendo.
Grazie ancora!
Caro Cristiano,
ti scrivo a distanza di qualche tempo per dirti innanzitutto che l’iscrizione è andata a buon fine pochi giorni dopo il mio primo commento e che, grazie alla procedura online, ho già depositato tutto il mio materiale. Ti ringrazio, quindi, ancora una volta per aver condiviso queste pagine e consiglio a tutti l’iscrizione alla SGAE, seguendo alla lettera quanto da te scritto.
Vorrei avere, se ti è possibile, un tuo parere su un’altra questione, sempre legata al tema SGAE/SIAE.
Nel prossimo mese di settembre uscirà in Italia un album del gruppo in cui suono, pubblicato da una piccola etichetta, che contiene delle mie composizioni già depositate in questi mesi alla SGAE. L’etichetta mi ha consigliato di rivolgermi a una società di edizioni (iscritta alla SIAE) che dovrebbe occuparsi della riscossione delle royalties presso la SIAE, in cambio di una mia cessione a loro, temporanea, dei 12/24 di alcuni diritti sui brani, loro depositerebbero i pezzi presso la SIAE e, per esempio, verificherebbero poi gli eventuali passaggi in radio, i borderò delle esecuzioni pubbliche ecc.
La questione è la seguente: nel mio caso, c’è davvero bisogno di rivolgersi a una società di edizioni? Non dovrebbe pensarci direttamente la SGAE, dopo una mia comunicazione con tutti i dati relativi all’album che verrà pubblicato, a informare la SIAE? Anche per i borderò degli eventuali concerti o delle esecuzioni pubbliche, vale lo stesso discorso: potendo compilare direttamente l’apposito modulo della SGAE, sarà quest’ultima a esigere quanto dovuto dalla SIAE, giusto?
Se mi confermi quanto detto sopra, che senso ha rivolgersi a una società di edizioni che dovrebbe svolgere un lavoro che la SGAE compie gratuitamente per i suoi soci?
Ti ringrazio in anticipo per l’attenzione.
Un saluto e a presto.
Non vedo perché appoggiarsi ad una società (un’altra!) che ti costringe ad una cessione – seppur temporanea – dei tuoi diritti di autore.
La stessa cosa può essere fatta senza questo meccanismo: ho poche settimane fa finanziato la produzione di un CD di musica Jazz e di tutti questi meccanismi non ne ho sentito l’esigenza. Paghi la sala di registrazione, mandi in stampa i CD pagando i bollini SIAE – cifra irrisoria – che vanno obbligatoriamente pagati per i supporti stampati e che circoleranno in Italia. La vendita dei CD e la vendita online (iTunes, Amazon, Spotify ecc.) saranno curate da chi vorrai (o da chi vorrà l’etichetta discografica).
Ciao Cristiano, vorrei farti una domanda sulla SGAE. Ho visto che mesi fa pubblicasti una foto in cui mostravi di aver ricevuto i primi diritti dalla Spagna. Mi potresti dire, se c’è scritto da qualche parte, a quanto ammontano le trattenute della SGAE? E la SIAE, quale percentuale trattiene, che tu sappia? Queste trattenute, infine, sono delle tasse o solo spese di segreteria?
Grazie!
Ciao Eugenio e grazie per aver inviato la tua domanda qui sul Blog.
Sì, il post in cui pubblico la ricezione dei miei primi diritti dalla SGAE risale al 24 Dicembre 2014.
Dal 1° Gennaio 2015 le percentuali di trattenuta effettuate dalla SGAE sono state comunicate via eMail a tutti i soci e sono le seguenti
Nel caso dell’Italia, quindi, la trattenuta è del 20%.
Le trattenute SIAE le trovi qui. Ma da quel che so per via diretta da autori (anche con autori importanti con oltre 100 opere depositate) i pagamenti sono ridicoli e quasi sempre ridotti all’osso a causa di una politica dell’errore scandalosa: mi è stato confermato che se il titolo dell’opera è scritto persino senza un articolo corretto o se il riferimento di un’opera inclusa in una raccolta non è esattamente quello registrato, i diritti sono perduti. Dove vadano a finire i soldi credo che sia di pubblico dominio.
Grazie della risposta Cristiano; ti ho scritto proprio perché ho ricevuto l’aggiornamento dalla SGAE. Però mi è sorto un dubbio appunto: sul link da te indicato riguardante le trattenute della SIAE leggo un 3% per i diritti provenienti dall’estero: come mai la SGAE applica un 20%.
Potresti dirmi se funziona così? Un mio brano viene eseguito qui in Italia, la SIAE applica le sue trattenute (3% o quanto?) e invia la parte rimanente alla SGAE che applica anche lei le sue trattenute (20%?).
Te lo chiedo perché ancora non mi è capitato di ricevere dei proventi nonostante dei miei brani siano stati eseguiti (e qui un’altra domanda, se posso: a livello di tempistica, quanto hai aspettato per ricevere i tuoi primi proventi?)
Ti ringrazio nuovamente ;)
La SGAE applica il 20% di trattenute per tutti gli iscritti appartenenti all’UE. Puoi, per favore, indicarmi dove leggi “3% per i diritti provenienti dall’estero”?
La tempistica di pagamento è di circa 12 mesi.
Alcuni miei brani sono stati eseguiti nel mese di Dicembre 2013.
Ecco qui uno screenshot dell’ultimo pagamento che SGAE mi ha inviato (si tratta della nuova area “Socios enlínea” per la quale andrà in linea una guida, qui sul blog, questa estate durante i mesi di Luglio e Agosto) relativo al Semestre 2 del 2014:
Qui trovi l’immagine più grande > http://goo.gl/ti7BqA
Il tempo di attesa tra l’esecuzione e la liquidazione è di circa 10-12 mesi.
Tra la liquidazione e il bonifico, come vedi, passano un paio di settimane.
La SIAE dovrebbe (dovrebbe!) comunicare alla SGAE l’esecuzione di un’opera avvenuta su territorio italiano. Io non mi fido: non dimenticate di segnalare l’esecuzione dell’esecuzione delle opere allegando tutta la documentazione possibile.
A pagina 24 di questo link (è la relazione di trasparenza annuale della SIAE, anche se è del 2013, non sono riuscito ancora a trovare quella del 2015) è indicato che le provvigioni trattenute dalla SIAE per i diritti dall’estero (o, a questo punto, verso l’estero, non sono sicuro) ammontano al 3%. Le trattenute sono generalmente poco più alte rispetto alla SGAE (siamo tra il 21 e il 22%). Tornando a noi, è proprio questo il punto: ho capito che la SGAE trattiene un 20% sulla somma che la SIAE le invia. Ma la SIAE quanto trattiene?
Non è molto chiaro, pensa che addirittura ero convinto che il meccanismo funzionasse al contrario, e cioè che la SIAE trattiene il 22% in questo caso e la SGAE, ricevuti i proventi rimanenti, trattiene una percentuale a sua volta che credevo essere attorno al 3%. Ma se anche la SGAE trattiene un 20%, a lungo andare, si va a perdere, o no?
Il link è questo: http://www.siae.it/documents/Siae_Documentazione_Relazioneditrasparenza2013.pdf
Dal documento (di due anni fa, tanto per rendere l’idea) si evince che la SIAE trattiene il 3% per le spettanze provenienti dall’estero ma, salvo controprove, credo si faccia riferimento alle opere registrate presso la SIAE. Non è chiaro a quanto ammonti la trattenuta di un’opera non registrata alla SIAE ma dalle cifre che ho ricevuto credo che le percentuali siano minime se non inesistenti.
Io, in ogni modo, della SIAE non mi fido e ad ogni esecuzione di un mio brano di cui vengo a conoscenza effettuo una segnalazione formale alla SGAE.
Sì, chiaramente il documento fa riferimento al caso in cui un’opera registrata presso la SIAE venga utilizzata all’estero. In questo caso, la SIAE dovrebbe trattenere questo 3% ma la trattenuta più “grossa” forse è a monte, vale a dire presso la società del paese in cui l’opera è stata usata (e infatti, nelle FAQ delle SIAE si legge “…così, ad esempio, se un brano depositato alla SIAE viene eseguito durante un concerto in Francia, la Società di autori francese SACEM provvede ad incassare i proventi secondo le proprie tariffe, e, dedotta la propria provvigione, li trasmette alla SIAE per il successivo pagamento agli aventi diritto.”
Quindi la SACEM incassa secondo le proprie tariffe e invia la rimanente parte alla SIAE che dovrebbe dedurre un ulteriore 3%. Varrebbe lo stesso nel caso stessimo parlando della SGAE: la SIAE deduce le sue provvigioni (21-22%, dipende) e invia alla SGAE i diritti la quale dovrebbe dedurre una percentuale irrisoria (ho già scritto alla SGAE per chiedere delucidazioni in merito)…Tu stesso dici che da quello che hai ricevuto, le percentuali dovrebbero essere minime, ma io vorrei capire CHI trattiene QUANTO, ecco :)
Appena riceverò risposta, ti farò comunque sapere, credo sia utile essere a conoscenza del meccanismo esatto che c’è dietro.
Grazie!
Ciao Cristiano, ho appena ricevuto la risposta dalla SGAE: è proprio come dicevo io, con una sorpresa in più però!
Praticamente nel caso in cui un brano del repertorio SGAE venga eseguito in Italia, è la SIAE (la società di competenza, appunto, sul territorio italiano) ad applicare le sue tariffe secondo il suo regolamento (e quindi siamo attorno al 21-22%) e a girare i diritti rimanenti alla SGAE la quale, a sua volta, gli gira all’autore SENZA TRATTENERE NULLA!
Nell’email che ho ricevuto mi è stato chiaramente detto che la SGAE applica le sue trattenute solo se l’opera viene sfruttata sul territorio spagnolo (in quel caso sarebbe un 20%, comunque inferiore al 21 o 22% della SIAE) ;)
E’ una informazione molto preziosa. Posso chiederti la cortesia di inoltrarmi l’email che hai ricevuto?
Certo! Io avevo chiesto:
“…So if a work of SGAE’s repertoire is used in another country (Italy for instance) it’ll be SIAE to apply its withholdings tax and then to send SGAE the remaining royalties without any other withholdings. Does it work in this way?”
E la risposta è stata:
“Eugenio, it´s correct, and we insist that our rights society only applies its withholding tax when a work of SGAE´s repertoire is used in Spain.”
Grazie a nome di tutti i lettori.
Posso però domandarti di inoltrarmi l’email integrale a cristianoporqueddu(at)gmail(dot)com?
Non preoccuparti, sarà mia cura criptare il tuo indirizzo e ogni riferimento.
Caro Cristiano, i miei complimenti, prima di tutto per la tua maestria nel suonare la chitarra come pochi. Oltre a questo, in assoluto la guida ed i suggerimenti migliori che abbia trovato in rete per sfuggire alla SIAE, che ormai non ha futuro. Comunque l’unica vera alternativa alla SIAE è rivolgersi alla SIAE estere, le altra varie opzioni COPYZERO, CC eccetera funzionano solo per il deposito delle opere, ma non per la distribuzione dei proventi.
L’unica cosa che ancora non mi è chiara, è la percentuale che trattiene la SGAE, per i passaggi in radio e concerti, sia all’estero che in Italia. Ho provato a scrivere alla SGAE e mi dicono che se facciamo concerti in Italia o passaggi in radio italiane, la SIAE ci trattiene qualcosa, ma non sanno dirmi quanto. Per i concerti mi dicono di compilare il modulo della SGAE, e non il borderau della SIAE. Tu che esperienza hai al riguardo? In altri forum leggo che dovremo compilare il borderau della SIAE. Non capisco cosa devo fare. Grazie mille in anticipo!!! Giorgio
Non ho idea della percentuale che la SIAE trattiene per le esecuzioni di musica protetta in Italia. So di per certo, però (ho avuto conferma anche da altri utenti) che la SGAE, se il concerto si svolge in un paese dell’Unione Europea e non in Spagna, non trattiene alcuna percentuale aggiuntiva.
Per i concerti va sempre e comunque compilato il modulo SIAE (borderò). Io, ogni volta che la mia musica viene eseguita, non manco mai di comunicare l’avvenuto concerto – allegando tutta la documentazione necessaria – alla SGAE seguendo le istruzioni descritte qui: http://www.sgae.es/socios/musica/gestiona-tus-derechos/notifica-tus-conciertos/
Grazie per le preziose informazioni.
Ho inviato la domanda,pagamento e tutto il materiale per l’iscrizione giovedì scorso;questo blog mi è stato molto utile,per seguire passo passo tutte le operazioni.
Spero che adesso mi facciano sapere prima possibile,sono impaziente….anche perchè se va in porto la cosa,mi sono liberato di un peso che per me era davvero insostenibile (la siae!)
Grazie mille Cristiano!!! A breve mi iscrivo alla SGAE.
saluti, Giorgio