Sonatina per chitarra di Colin Hand

Colin hand (1929 – 2015) dopo un inizio di attività orientata alla biochimica, ha radicalmente modificato il suo percorso di studi dedicandosi alla musica. Ha studiato organo con il Melville Cook al Trinity College di Dublino. Nel corso della sua carriera, ha scritto con costanza durante i quindici anni come docente di educazione superiore e altri quindici anni come esaminatore per il Trinity College of Music di Londra. Le sue opere comprendono musica corale, orchestrale e da camera, con diversi brani scritti per scopi formativi. Alla fine degli anni Settanta si è dedicato alla ricerca su Taverner e sulla musica rinascimentale per un dottorato di ricerca.

La sua produzione nella quale compare la chitarra è la seguente:

  • FIFTEEN MINUTES
  • IMPROVISATIONS ON A MEDIEVAL SPANISH SONG
  • SONATINA N.2
  • WINTER WILD WOODS (per due chitarre)
  • SONATELLA (per due chitarre)
  • A DANCING DOZEN (flauto dolce e chitarra)
  • AUBADE (flauto dolce e chitarra)
  • IN NOMINE 1 (flauto e chitarra)
  • VARIOS (flauto dolce o flauto e chitarra)
  • KING OF THE GOLDEN RIVER (coro, tre flauti dolci, percussioni, pianoforte e chitarra)
  • DARK SUNSET (mezzo soprano e chitarra)

La Sonatina per chitarra pubblicata dalle Novello edizioni nel 1974 è composta da un unico movimento. Si tratta di un lavoro ben scritto, di grande efficacia strumentale e nel quale l’autore rinuncia a tessuti polifonici complessi. La struttura della composizione è originale e funziona molto bene: in luogo dei canonici movimenti, vi è una introduzione che funge da vera e propria presentazione del materiale tematico (successivamente elaborato senza soluzione di continuità ed in modo prismatico), un accenno di adagio (davvero un accenno: solo sei battute!) e quindi un Con Moto che prosegue fino alla fine senza respiro in una stesura interamente in 6/8.

Per me è stata una piacevole scoperta. Ho letto e diteggiato il brano di cima a fondo e devo ammettere di essere rimasto piacevolmente colpito dall’abilità con la quale l’autore si muove in ambito armonico. Unica pecca un approccio tecnico limitato ed una diteggiatura che, seppur dettagliatissima come le indicazioni di agogica e dinamica, non sembra pensata troppo.

Scriverò altro nel corso delle prossime settimane, dopo uno studio più accurato ed una ricerca più approfondita sulle altre pagine per chitarra dell’autore.

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