Sul nuovo numero di Febbraio del magazine tedesco Akustik Gitarre, una recensione dedicata al doppio CD “Homage to Angelo Gilardino” pubblicato da Brilliant Classics nel Dicembre del 2021. La pubblicazione contiene una selezione di opere del compositore asigliano-vercellese a cui sono particolarmente affezionato che hanno fatto e fanno parte del mio repertorio da concerto.
La recensione è disponibile in lingua tedesca qui:
Akustik Gitarre, Febbraio 2023
CRISTIANO PORQUEDDU
Homage To Angelo Gilardino: A Life For Music
Angelo Gilardino (1941-2022) è stato una sorta di decano della scena chitarristica italiana.
Dopo una lunga carriera concertistica, si è limitato all’insegnamento e alla composizione, quest’ultima espressamente incoraggiata da Mario Castelnuovo-Tedesco, con il quale ha mantenuto per anni i contatti. Cristiano Porqueddu, classe 1975, presenta oltre due ore di musica che compare da tempo nel suo repertorio.
Il primo brano è “Volo d’Angeli” di Castelnuovo-Tedesco, tratto dalle Greeting Cards op. 170 – qui quella omaggio allo stesso Gilardino. Seguono sei studi tratti dai “Studi di Virtuosità e di Trascendenza”, veri e propri pezzi da concerto della durata di quattro-sette minuti – un impressionante omaggio a Prokof’ev con passaggi bizzarri e persino diabolici. Gilardino sapeva bene cosa era fattibile, ma ha anche spinto i limiti di ciò che l’interprete virtuoso poteva fare apparentemente senza sforzo.
Sette composizioni singole concludono il primo CD, tra cui il “Colloquio con Andrés Segovia” che, con le sue varie citazioni stilistiche, è vicinissimo al maestro spagnolo. Anche gli altri brani hanno dei riferimenti, come dimostrano i titoli “Ikonostas”, “Asturiana”, o “Paganini” (due minuti mozzafiato).
Il secondo CD inizia con il “Concierto die Oliena” in tre movimenti: il terzo concerto di Gilardino, dedicato a Porqueddu. Il primo movimento, Andante lento – Allegretto, con le sue strutture sonore idiosincratiche, persino umoristiche, è anche un movimento principale di sonata. Dopo un Adagio malinconico e piuttosto cupo, l’Allegro scherzoso è seguito da un Rondò pieno di arguzia e malizia.
Anche la “Suite Sardegna – Suite per Chitarra”, in cinque movimenti, è dedicata a Porqueddu e disegna impressioni di viaggio dell’isola, anche con elementi folkloristici.
La “Contemplatio in Caligine” e “Metamorfosis de la Soledad” (quest’ultima composta dall’interprete su un tema di Gilardino intitolato Soledad, in omaggio al pittore italiano Gastone Cecconello) concludono il programma.
Questo doppio CD, con un repertorio notevole e un’interprete eccezionale, è una pietra miliare.
Da circa cinque anni a questa parte, in questo paese appaiono sempre più CD di eccellenti chitarristi italiani (sembra quasi non vi siano donne!), che propongono repertorio in gran parte di autori italiani. Nota: le influenze musicali dall’Italia sono presenti qui dal XVI secolo e hanno sempre garantito un ulteriore sviluppo. – Nieland Ulrichs, Gennaio 2023