Dal primo giorno del mese di Gennaio 2020 ho avuto modo di lavorare a fondo ventisette nuove composizioni per chitarra sola di autori contemporanei, ne ho pubblicato due di una certa entità.
La maggior parte di queste sono ancora inedite e gli autori mi lusingano con nuove dediche, nuove opere e nuova musica.
Il mio isolamento dall’inutile – con queste ordinanze sanitarie – si è ancor più acutizzato. Ma non solo, si è perfezionato: sono riuscito a ottimizzare ancora di più il tempo dedicato allo studio.
Tra le buone nuove, ecco giungere la composizione di Edoardo Dadone, un musicista che ho avuto modo di conoscere durante un corso quand’era poco più che adolescente e diede mostra di capacità musicali ed esecutive straordinarie.
Ricordo perfettamente – a causa della mia nota allergia a saggi e/o concerti di fine corso o fine anno – la mia posizione all’inizio della performance, in piedi, vicino alla porta, pronto ad andarmene: mi bastarono meno di quindici secondi per capire che non era un saggio e nemmeno un concerto. Era un’occasione.
Occasione che non persi. In veste di direttore artistico di Musicare, negli anni a venire, feci in modo che Dadone comparisse più volte nei cartelloni delle stagioni concertistiche e seguii con attenzione al sua carriera da compositore. Scrive in modo magnifico, modellando la perfetta conoscenza della materia ad uno stile già evidente e con solide fondamenta.
A margine, nel 2015 lessi la sua Improvvisazione.
Gli Studietti di Arsura, Edoardo Dadone li ha scritti dietro la mia commissione per la manifestazione internazionale Sardinia_Moving_Arts organizzata da Musicare con il finanziamento della Comunità Europea e della Regione Autonoma della Sardegna.
Sì, è musica di altissimo livello.
Aggiornamenti a breve.