L’interesse mostrato in esecuzioni dal vivo e in storiche registrazioni discografiche da interpretidel calibro di Julian Bream e John Williams ed una entusiastica sollecitazione da parte del chitarrista Hector Quine hanno consentito a Stephen Dodgson (1924 – 2013) di accostarsi all’universo sonoro proprio della chitarra con composizioni di grande spessore. E come altri compositori non chitarristi – ad esempio Britten o Castelnuovo-Tedesco – anche Dodgson riesce a sfruttare in modi originalissimi le peculiarità timbriche della chitarra senza alcuna esperienza diretta sullo strumento. Questa caratteristica del suo modo di scrivere per le sei corde è palese in tutta la sua produzione inclusa quella destinata alla formazione del chitarrista: i suoi lavori orientati al perfezionamento sono infatti una vera e propria porta di accesso alle composizioni da concerto e da camera del compositore londinese, un prezioso prontuario di idee e concetti musicali di pregevole qualità.
Ai celebri 20 Studies for guitar scritti nel 1965 seguì il metodo Progressive Reading for Guitarists nel 1975, quindi i 12 Transitional Studies del 1980 e nel 1992 la serie di miniature dell’ Ode to the Guitar. Gli studi di questo CD sono quelli appartenenti alla serie dei Transitional Studies, pagine che necessitano di una capacità di esecuzione lievemente progredita rispetto alle altre presenti nella tracklist.
Nella rinuncia a tracciare un percorso progressivo, l’autore mette in condizione il lettore di perfezionarsi nell’esecuzione di patterns ritmicamente più o meno regolari, sequenze cromatiche, legature chitarristiche, plaqués, polifonia, armonici naturali ed artificiali, estensioni della mano destra e contrasti di registro. Una gamma di elementi di studio variegata e, come si evincerà dall’ascolto, di esemplare risultato sonoro.
I Transitional Studies for Guitar sono parte integrante della tracklist del CD Easy Studies for Guitar Vol.2. Grazie a YouTube Music da qui è possibile ascoltarli integralmente.
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Qui sotto la playlist: