Nel periodo natalizio, tra le altre cose, ho avuto modo di leggere la nuova composizione di Kevin Swierkosz-Lenart, compositore del quale ho ho curato revisione e diteggiatura delle Variazioni sul tema “El Testament d’Amelia” di Miguel Llobet. Qui maggiori informazioni.
La composizione nasce dalla lettura dell’evocativo mottetto di Eugenio Montale “L’anima che dispensa”:
L’anima che dispensa
furlana e rigodone ad ogni nuova
stagione della strada, s’alimenta
della chiusa passione, la ritrova
a ogni angolo più intensa.
La tua voce è quest’anima diffusa.
Su fili, su ali, al vento, a caso, col
favore della musa o d’un ordegno
ritorna lieta o triste. Parlo d’altro,
ad altri che t’ignora e il suo disegno
è là che insiste do re la sol sol…
A margine, sul mottetto di Montale suggerisco la lettura dell’articolo di Cristina Ubaldini “I nomi e le donne, in un solfeggio. Sul mottetto “L’anima che dispensa…” pubblicato su Mosaico Italiano.
L’autore ha inventato a sua volta un mottetto basandosi proprio sulla sequenza di note “do-re-la-sol-sol” accostandolo ad una canzone che – dice il compositore – “avesse la stessa funzione straniante svolta per Montale dalla canzonetta ascoltata da lontano, mentre evocava con nostalgia la propria Clizia”.
La scrittura di Swierkosz-Lenart è nitida e le idee musicali sono fresche e originali. Inoltre l’idea di far oscillare Mottetto (Adagio Solenne) e Canzona (Allegro Alato) invece di esporre prima uno e poi l’altro in modo sequenziale consente all’interprete un non indifferente spazio di movimento nella scelta di soluzioni di vario genere, su tutte quelle di natura timbrica.
Della composizione sono il dedicatario e dal compositore ho ricevuto l’incarico di occuparmi della revisione e della diteggiatura quindi della pubblicazione, cosa che farò nella seconda metà di questo 2019.