Il Comitato del Convegno Chitarristico Internazionale di Alessandria mi comunica che sono stato nominato vincitore del premio Chitarra d’Oro per il 2018 per la release discografica Russian Guitar Music of the 20th and 21st centuries
Ringrazio personalmente la Direzione Artistica e tutti i membri del Comitato per i quali nutro rispetto per l’importante lavoro che da sempre portano avanti per promuovere il repertorio della chitarra ed i suoi interpreti ma per motivazioni di natura artistica e personale, non posso accettare il premio.
Le motivazioni di tale rifiuto non risiedono in alcun modo nell’operato del Convegno o nei rapporti personali che ho con i singoli membri del Comitato ma deriva solo ed esclusivamente da una mia personale visione del mio percorso artistico.
Scrivo questo post per evitare che il mio rifiuto sia in qualche modo strumentalizzato.
Qui di seguito alcuni articoli della stampa sulla rinuncia al premio.
Prime reazioni. Spero anche le ultime.
Ringrazio tutti, indistintamente, per la comprensione ed il rispetto dimostrati di fronte alla mia scelta di rinunciare al prestigioso premio Chitarra d’Oro 2018 attribuito per il CD della musica di autori russi e sovietici.
Il riconoscimento ricevuto è una ulteriore conferma che il percorso intrapreso è quello giusto e di questo non posso che essere felice. Aggiungo che la rinuncia al premio non ha mai voluto essere vettore di offesa ma di coerenza nei miei stessi confronti.
Tengo a precisare, inoltre, che l’unico testo da me scritto in merito è quello presente sul mio sito internet: http://www.cristianoporqueddu.com/9775-chitarra-doro-ad-alessandria/
Non ho – ovviamente – alcun genere di controllo su qualsiasi altra informazione pubblicata da altre parti.
Per questo motivo trovo senza fondamento la reazione odierna del presidente Marcello Pittaluga che sostiene che il destinatario del premio (io) si sarebbe in qualche modo fregiato di altri titoli.
Invito il Sig. Pittaluga ad accettare civilmente il mio rifiuto ed a continuare insieme al Comitato, nella sua importante opera di diffusione del repertorio e degli artisti legati al mondo delle sei corde.
Maestro Porqueddu,
io penso che pochi abbiano diritto ad un premio per dei dischi come lei… però che amarezza leggere del suo rifiuto. Avrei voluto incontrarla personalmente (FINALMENTE!) ad Alessandria e stringerle la mano.
Spero davvero che ci siano occasioni in futuro.
Ci saranno di sicuro!